Polisportiva Savoniero 


di Roberto Tincani


Album fotografico

Fonte:

La luna nuova - Agosto 2012, num. 40


 

La Polisportiva (molto poli e poco sportiva, probabilmente) di Savoniero nasce senza date o riferimenti precisi nella prima metà degli anni Ottanta.

Le prime iniziative furono una serie di attività invernali dettate soprattutto dalla necessità di finanziare la festa estiva che si era cominciata a fare ad inizio agosto. Tornei di briscola e tombole servivano a coprire le spese della festa nel caso ci fosse stato maltempo la prima settimana d'agosto. La chiesa di Savoniero è infatti una delle chiese diocesane che godeva da tempo del privilegio dell'indulgenza francescana il 2 agosto (oggi ce l'hanno tutte le parrocchie) e pertanto in questo giorno si è sempre svolta la processione (che non si fa più) e il pranzo (che si fa ancora).

Il venerdì o il sabato dopo, i baldi giovanotti savonieresi chiamavano un'orchestra e si mettevano a cuocere tigelle. I baldi giovanotti di cui sopra (come scordare la realmente leggendaria generazione del 1960, di cui ometteremo i cognomi per renderli assolutamente irriconoscibili: Carlo, Maurizio, Corrado, "Pierino" e l'indimenticabile Leonello (le cui gesta sono ancora raccontate dalle nuove generazioni in forma mitologica...) tentavano anche attività di natura più coerentemente sportiva, le quali però si riducevano a partite scapoli- ammogliati e alla partecipazione al rimpianto torneo Val Dragone; l'unica sportiva di levatura era la nostra cara Nicoletta Casini, la quale si prodigava con qualche (magro) risultato per staccare gli adulti savonieresi dai banconi del bar e i bimbi savonieresi dai gelati.

Nel frattempo, dopo che nei primi anni '80 il campo sportivo di Savoniero fu trasformato in una zona artigianale (era laddove ora sorge la falegnameria Mariani), il paese era rimasto senza un luogo fisico dove i ragazzi potessero aggregarsi in modo autonomo. Intorno al 1983 si decise di trasformare l'ex ceramica (che era stata costruita temporibus illis come capannone per l'allevamento delle galline da don Sante Bartolai) in un campetto sportivo. La ceramica era chiusa da tempo (almeno dal 1975), ma lo scrivente ricorda benissimo che c'era ancora molto materiale di varia natura nel retro, se è vero che regolarmente si sottraeva uno dei sacchi di plastica termoretraibile per utilizzarlo sulla neve nelle discese sopra l'ex scuola...

La parrocchia cedette pertanto il terreno e i fabbricati in simbolico affitto al comune, il quale provvide a realizzare il campo, la recinzione, le docce, a demolire il più piccolo dei capannoni e a pulire il capannone più grande.

L'inaugurazione avvenne nel 1986 in occasione dell'ordinazione sacerdotale del nostro compaesano don Sergio Casini, e da allora è stata sede, per una ventina d'anni del celebre torneo di calcetto, che si è svolto fino a qualche anno fa nelle prime due settimane di agosto.

A metà anni novanta, stante una certa "stanchezza" generazionale, il gruppo di Savoniero rischiò di chiudere, e fu allora che il prode Graziano (di nuovo ometteremo il cognome per preservarne l'anonimato), prese per mano (a urla e strepiti, perlopiù...) i "giovani" (che ora, pace all'anima loro, galoppano allegri verso la quarantina tra figli e mogli) e continuò le attività... calcetto invernale (poco e tra numerosi acciacchi fisici procurati a sé e agli avversari) e festa estiva, il tutto sempre aperto alla partecipazione di chiunque volesse unirsi all'allegra brigata, stante la scarsa e declinante popolazione di Savnéer; la festa poi dal 2000, grazie alla collaborazione della "Lone Star" (agenzia che organizza tours in Europa) è diventata "country", ospitando sempre artisti americani, alcuni di reale caratura internazionale e facendo tutti i tipi di musica dell'universo (il country e il western, direbbe Bob nei Blues Brothers)

Il resto è storia d'oggi: i (magri) proventi delle feste sono sempre stati reinvestiti nelle strutture, ed ora Savoniero può vantare zero attività sportive, ma una cucina formidabile, una batteria di tavoli e panche da Oktober fest, e impianti nuovi sempre montati, spostati, smontati, riusati e riciclati dagli stessi polisportivi...

Ogni tanto si tentano attività invernali: lo spinning (di cui lo scrivente ignora persino la corretta dizione ortografica) e la ginnastica dolce, a momenti alterni e grazie alla passione ondivaga dei nostri iscritti... vedremo andando

avanti. Savoniero ora e sempre.