RANCIDORO


 

 

 

La Rocca di Rancidoro, situata nel territorio dell'attuale Pianorso, nel comune di Lama Mocogno è citata nel 1197 in occasione del giuramento al comune di Modena.

Nel 1528 Duca Alfonso I, come segno di riconoscenza, concesse a Vincenzo Mosti le Contee di Rancidoro e Medola in feudo. Nel 1534 venne rinnovata la concessione al figlio Alfonso, al quale viene concesso "... castello Ranzadorii cum rocha (...) item jure feudi nobilis de castello Medulae cun rocha Buccasolli cum rocha et burgis, Pallagano, castello Costrognani et castello de Monte, cum omnibus et singulis villis, locis, territoriis, districtibus, juribus et jurisdictionibus ipsis castellis et locis eorum cuilibet specatantibus et pertinentibus...".

Nel 1506 la Contea di Rancidoro ottenne una serie di privilegi riguardo ad esenzioni di tasse nella compera, vendita ed estrazione di generi, animali ed altro destinati all'uso degli abitanti della Contea stessa.

Per alcuni anni ci furono attriti con la famiglia Montecuccoli che mal di adattava alla perdita del potere sui territori dati in feudo ai Mosti dal Duca di Modena. Col tempo dovettero adeguarsi alla nuova situazione e rassegnarsi ad essere stati privati di "tutti i diritti, beni e feudi che hanno nel dominio del Duca (...) avendone incorsa la indignazione e la perdita della grazia dell' ill.mo signor nostro, perchè sono stati disubbidienti...".


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