SIGEFREDUS EX LUCENSI COMITATU
Verso la metà del 900 un tal "Sigefredus ex lucensi comitatu" ebbe sotto la propria signoria anche la parte più alta dell'Appennino modenese (la regione sud-occidentale del Comitato di Modena, al confine con i Comitati di Lucca e Reggio). Questi territori, che poi andranno a costituire la Badìa di Frassinoro, comprendevano anche il Passo delle Radici, dove esisteva un ospizio (S. Pellegrino in Alpe), servito da una delle strade più importanti dell'epoca: la Via Bibulca (chiamata anche Via Nuova o Via Imperiale). Questa via permetteva gli spostamenti dall'Emilia alla Toscana e sarà utilizzata, qualche anno più tardi, anche da Beatrice e Matilde di Canossa.
Chi fosse in realtà Sigifredo non è stato con certezza stabilito, secondo alcuni giunse in Emilia tra il 920 e il 930 ed acquistò proprietà nel Modenese, Reggiano e Parmense. E' considerato il capostipite, in Emilia, della famiglia Canusinica. E' questa la famiglia a cui appartennero le più note Beatrice e Matilde di Canossa che nel 1071 costruirono il Monastero di Frassinoro.
Il dominio di Sigifredo nella nostra montagna potrebbe essere confermato dal nome che in passato era dato all'abitato di Riccovolto Vecchio: Roncosigefredo.
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