Il Centro Tecnico
Federale Tennis

di Bruno Ricchi
A seguito della convenzione Comune, F.I.T., Casa Papa Giovanni,
realizzati in tempi brevi gli otto campi e gli spogliatoi del Centro
tennis, la Società Sportiva Luigi Orsini di Roma, fiduciari della
F.I.T., dette l’avvio all’attività dei Centri Federali Estivi. Negli
anni sessanta, il tennis italiano aveva subito una grossa evoluzione
divenendo da sport di èlite, sport di massa, ciò è testimoniato dai
centri funzionanti in Italia in quel periodo: Brallo (Pavia),
Sestola (Modena), Pievepelago (Modena), Serramazzoni (Modena),
Castel di Sangro (L’Aquila), Lizzano in Belvedere (Bologna),
Palagano Centro tecnico federale dove venivano indirizzati gli
allievi per la preparazione a livello agonistico.
Il Centro tennis ebbe subito notevole importanza per la conoscenza
di Palagano, noi infatti eravamo Comune da soli dieci anni, l’arrivo
di giovani e famiglie da tutte le regioni d’Italia ci fece
“scoprire” dal turismo in generale ed in particolare dai comuni
modenesi e reggiani della pianura. Il Centro tennis inoltre portò un
sostanziale contributo alle attività commerciali e di servizio,
specie nel capoluogo, ma anche alle attività connesse
all’agricoltura: caseifici e salumifici della zona. Per circa 20
anni il Centro ha funzionato discretamente: 4 e anche 5 corsi
quindicinali portavano a Palagano centinaia di ragazzi che in
settimana scendevano in paese per il gelato, la pizza, i piccoli
acquisti; inoltre vi era lavoro stagionale per 10/15 palaganesi
nonché possibilità di forniture per gli esercizi commerciali. Penso
che il Centro avrebbe potuto essere “sfruttato” in modo ottimale se
si fossero verificate tre condizioni: maggior accoglienza della
popolazione, migliore disponibilità e “apertura” dell’Ente pubblico,
più forte intraprendenza dei commercianti per le forniture.
Occorre tuttavia precisare che non vi sono responsabilità oggettive
nella chiusura del Centro, ma che la stessa è stata causata
dall’ineluttabile azzeramento della partecipazione dei ragazzi,
partecipazione che nello spazio di una generazione si è
completamente esaurita.
La cartina tornasole di quanto si afferma è data dal fatto che,
attualmente, dei quattro centri tennis del modenese funziona
solamente quello di Pievepelago, peraltro con pochissimi corsi,
perché in quel Comune l’albergo che ospita i ragazzi è di proprietà
della Federazione. Nell’estate 2006 e 2007, i campi da tennis sono
stati convertiti in campi polivalenti per volley e beach – volley, e
finalmente abbiamo rivisto un po’ di vita. Con la ristrutturazione
della palazzina servizi, in corso, speriamo vivamente d’invertire la
tendenza negativa del nostro turismo di fine millennio. |