1957-2007:

cinquantesimo della ricostituzione del Comune di Palagano


 

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Il Centro Tecnico Federale Tennis


 

 

 

 

di Bruno Ricchi



A seguito della convenzione Comune, F.I.T., Casa Papa Giovanni, realizzati in tempi brevi gli otto campi e gli spogliatoi del Centro tennis, la Società Sportiva Luigi Orsini di Roma, fiduciari della F.I.T., dette l’avvio all’attività dei Centri Federali Estivi. Negli anni sessanta, il tennis italiano aveva subito una grossa evoluzione divenendo da sport di èlite, sport di massa, ciò è testimoniato dai centri funzionanti in Italia in quel periodo: Brallo (Pavia), Sestola (Modena), Pievepelago (Modena), Serramazzoni (Modena), Castel di Sangro (L’Aquila), Lizzano in Belvedere (Bologna), Palagano Centro tecnico federale dove venivano indirizzati gli allievi per la preparazione a livello agonistico.
Il Centro tennis ebbe subito notevole importanza per la conoscenza di Palagano, noi infatti eravamo Comune da soli dieci anni, l’arrivo di giovani e famiglie da tutte le regioni d’Italia ci fece “scoprire” dal turismo in generale ed in particolare dai comuni modenesi e reggiani della pianura. Il Centro tennis inoltre portò un sostanziale contributo alle attività commerciali e di servizio, specie nel capoluogo, ma anche alle attività connesse all’agricoltura: caseifici e salumifici della zona. Per circa 20 anni il Centro ha funzionato discretamente: 4 e anche 5 corsi quindicinali portavano a Palagano centinaia di ragazzi che in settimana scendevano in paese per il gelato, la pizza, i piccoli acquisti; inoltre vi era lavoro stagionale per 10/15 palaganesi nonché possibilità di forniture per gli esercizi commerciali. Penso che il Centro avrebbe potuto essere “sfruttato” in modo ottimale se si fossero verificate tre condizioni: maggior accoglienza della popolazione, migliore disponibilità e “apertura” dell’Ente pubblico, più forte intraprendenza dei commercianti per le forniture.
Occorre tuttavia precisare che non vi sono responsabilità oggettive nella chiusura del Centro, ma che la stessa è stata causata dall’ineluttabile azzeramento della partecipazione dei ragazzi, partecipazione che nello spazio di una generazione si è completamente esaurita.
La cartina tornasole di quanto si afferma è data dal fatto che, attualmente, dei quattro centri tennis del modenese funziona solamente quello di Pievepelago, peraltro con pochissimi corsi, perché in quel Comune l’albergo che ospita i ragazzi è di proprietà della Federazione. Nell’estate 2006 e 2007, i campi da tennis sono stati convertiti in campi polivalenti per volley e beach – volley, e finalmente abbiamo rivisto un po’ di vita. Con la ristrutturazione della palazzina servizi, in corso, speriamo vivamente d’invertire la tendenza negativa del nostro turismo di fine millennio.

 

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