Scrivere



 La ballata della Valle  


 

 

 

I


Pubblicata su la luna nuova - Marzo 2004 - Num. 19

 

 

O spirito che doni fantasia

dammi di scrivere una gran ballata

d'eventi e storie della gente mia

passati del Dragon nella vallata

sicchè ognuno leggendola dovria

non obliare tanta gente amata

e portarla nel cuore fino al giorno

che nel "bel loco" più faria ritorno.

   

Non stupite, pertanto, voi lettori

sui tempi e modi di quei personaggi

che dal libro del tempo usciran fuori

sia di remoti oppur freschi passaggi

di costume, politica ed amori

perchè non vado a ricercar vantaggi

ma col vivo desio dell'imparziale

che scrive il ben, senza tacere il male!

   

Del Bel Paese scrisse già Gaetano

che all'alpestre Fiumalbo facèa il prete

e d'umorismo schietto non invano

Palagano inondò, che n'avea sete;

tosto cessò il dileggio, a mano a mano

che raggiunte qui fur ambite mete

e più d'uno trovossi nello stato

che... andato per suonare, fu suonato!

 

"Gaetano", don Gaetano (Tanino) Nizzi (1873-1917), autore del poemeto eroicomico "Palaganeide".

Lami Giuseppe da Montemolino

saggio ed anziano con qualche mania

lesse la storia e si fè paladino

per dare a Palagano autonomia

di separarci da Montefiorino

con forza e fede ne indicò la via

ma non vide il traguardo, triste sorte,

perchè pria del Comune ebbe la morte.

Lami Giuseppe (1879-1957) fu il principale fautore della ricostituzione del comune di Palagano (insieme al dr. Neri e a Bacchini). Palagano fu costituito comune il 23 dicembre 1957. Lami Giuseppe morì prima di vedere realizzato il suo sogno.

Alto, deciso, il piglio risoluto

Ottavio Piacentini il nostro sarto

scarse parole ma ben pronto e astuto

a scuola di cucito dette il parto

a tante giovani fornì l'aiuto

ma perse il figlio Cesare d'infarto.

Riconoscenti siamo ancora adesso

perchè pose un mattone di progresso!

Piacentini Ottavio (1896-1961), palaganese. Di professione sarto istituì il primo corso di cucito per ragazze.

Al più bel borgo antico, Boccassuolo,

fu prevosto il Canonico Don Sola

benvoluto e fedele al proprio ruolo

dalla chiesa a... Mingucci fece spola,

e per San Rocco formulò, lui solo,

la cronistoria che paréa una fola

stampando per i posteri un "santino"

su peste, castagneti, Duca e... vino.

Don Gaetano Sola (1894-1972) dal 1927 parroco di Boccassuolo. Redasse un "santino" dedicato a S. Rocco diventato famoso per i contenuti e la forma grammaticale alquanto bizzarri.

Emilio Salvatori delle Borre

che mangiava anche pecore e serpenti

all'altare maggior parea una torre

cantando di quaresima i lamenti

abitava giù in fondo, dove scorre

il Dragone "che fè tremar le genti".

Fra le strane di lui narrate imprese

manco il "boletus satana" l'offese!

Emilio Salvatori (1881, 1965), di Palagano. Personaggio particolare di cui si narra si cibasse di ogni sorta di animali selvatici e funghi. Si prestava a cantare con voce possente quaresimali e uffici funebri.

Dell'Istituto fu la contadina

Suor Scolastica, gran lavoratrice

con due vacche di razza "bruna-alpina"

e l'orto ed il maial per appendice

in fretta l'orazion alla mattina

poi... la zappa e il sudor che benedice.

Al suon della campana, il Mattutino

meglio affrontava con un... salamino!

Suor Scolastica (1898-1970), dal 1937 suora a Palagano. Curava la stalla ed i terreni del convento.