|
O spirito che doni fantasia dammi di scrivere una gran ballata d'eventi e storie della gente mia passati del Dragon nella vallata sicchè ognuno leggendola dovria non obliare tanta gente amata e portarla nel cuore fino al giorno che nel "bel loco" più faria ritorno. |
||
Non stupite, pertanto, voi lettori sui tempi e modi di quei personaggi che dal libro del tempo usciran fuori sia di remoti oppur freschi passaggi di costume, politica ed amori perchè non vado a ricercar vantaggi ma col vivo desio dell'imparziale che scrive il ben, senza tacere il male! |
||
Del Bel Paese scrisse già Gaetano che all'alpestre Fiumalbo facèa il prete e d'umorismo schietto non invano Palagano inondò, che n'avea sete; tosto cessò il dileggio, a mano a mano che raggiunte qui fur ambite mete e più d'uno trovossi nello stato che... andato per suonare, fu suonato! |
"Gaetano", don Gaetano (Tanino) Nizzi (1873-1917), autore del poemeto eroicomico "Palaganeide". |
|
Lami Giuseppe da Montemolino saggio ed anziano con qualche mania lesse la storia e si fè paladino per dare a Palagano autonomia di separarci da Montefiorino con forza e fede ne indicò la via ma non vide il traguardo, triste sorte, perchè pria del Comune ebbe la morte. |
Lami Giuseppe (1879-1957) fu il principale fautore della ricostituzione del comune di Palagano (insieme al dr. Neri e a Bacchini). Palagano fu costituito comune il 23 dicembre 1957. Lami Giuseppe morì prima di vedere realizzato il suo sogno. | |
Alto, deciso, il piglio risoluto Ottavio Piacentini il nostro sarto scarse parole ma ben pronto e astuto a scuola di cucito dette il parto a tante giovani fornì l'aiuto ma perse il figlio Cesare d'infarto. Riconoscenti siamo ancora adesso perchè pose un mattone di progresso! |
Piacentini Ottavio (1896-1961), palaganese. Di professione sarto istituì il primo corso di cucito per ragazze. | |
Al più bel borgo antico, Boccassuolo, fu prevosto il Canonico Don Sola benvoluto e fedele al proprio ruolo dalla chiesa a... Mingucci fece spola, e per San Rocco formulò, lui solo, la cronistoria che paréa una fola stampando per i posteri un "santino" su peste, castagneti, Duca e... vino. |
Don Gaetano Sola (1894-1972) dal 1927 parroco di Boccassuolo. Redasse un "santino" dedicato a S. Rocco diventato famoso per i contenuti e la forma grammaticale alquanto bizzarri. | |
Emilio Salvatori delle Borre che mangiava anche pecore e serpenti all'altare maggior parea una torre cantando di quaresima i lamenti abitava giù in fondo, dove scorre il Dragone "che fè tremar le genti". Fra le strane di lui narrate imprese manco il "boletus satana" l'offese! |
Emilio Salvatori (1881, 1965), di Palagano. Personaggio particolare di cui si narra si cibasse di ogni sorta di animali selvatici e funghi. Si prestava a cantare con voce possente quaresimali e uffici funebri. | |
Dell'Istituto fu la contadina Suor Scolastica, gran lavoratrice con due vacche di razza "bruna-alpina" e l'orto ed il maial per appendice in fretta l'orazion alla mattina poi... la zappa e il sudor che benedice. Al suon della campana, il Mattutino meglio affrontava con un... salamino! |
Suor Scolastica (1898-1970), dal 1937 suora a Palagano. Curava la stalla ed i terreni del convento. |