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 La ballata della Valle  


 

 

 

V


Pubblicata su la luna nuova - Luglio 2005 - Num. 23

 

 

Con Madre Gabriella Castagnetti

Preside all’Istituto Magistrale

Crebbero latinisti assai provetti

E brave maestrine in generale

Di Cicero e Catullo nei sonetti

Con cadenza e con metrica ottimale !

Reggiana d’Albinea, qui portò il velo

Di sua presenza ringraziamo il cielo!

Madre Gabriella (1915-1982). Ginalda Castagnetti nacque a Rivalta di Reggio Emilia il 10/3/1915, da numerosa famiglia di agricoltori. Fin da bambina mostrò grande passione per la lettura e buona disposizione per gli studi, tanto che fu avviata alle magistrali che frequentò prima a Modena, poi a Reggio E. ove si diplomò a pieni voti. Frequentando le suore di Canali (R.E.) conobbe le suore Francescane di Palagano che raggiunse il 20 novembre 1938 con la ferma intenzione di farsi religiosa. Laureatasi in lettere alla Cattolica di Milano, fu per tanti anni insegnante di latino e preside dell’Istituto Magistrale. Il 15 agosto 1967 fu eletta superiora generale della congregazione e durante la sua reggenza, nel 1969, si ebbe l’apertura della missione in Madagascar. Religiosa di grande spiritualità e cultura, sembrava un po’ "distaccata" e "irraggiungibile", ma l’atteggiamento era solo apparente in quanto vivissime in lei erano bontà e sensibilità unitamente a riserbo e timidezza.

Tosi Vittorio da casa Cecchino

Stazza notevole, classe del sei

Fu come tanti allora, contadino

E lavorò con Beppa senza nei,

Di scarpa grossa e di cervello fino

Per Pramoreto s’adoprò, direi,

Fu amico di mio padre al militare

Io, di suo figlio Ernesto, son compare!

Tosi Vittorio (1906-1981). Nato ai Pianacci, dopo le poche classi elementari, visse in famiglia l’adolescenza, finchè, non ancora diciottenne, emigrò in Algeria dove lavorò nelle miniere di fosfati. Negli anni dal 1925 al 1932 partecipò alle campagne di lavoro in Corsica come taglialegna-segantino (si preparavano le traversine per i binari ferroviari). Nel 1933 sposò Tosi Giuseppina ed emigrò in Francia. Ebbero quattro figli tutti nati in Italia per ottenere il contributo del Governo Mussolini. Rientrato allo scoppio della guerra, nel 1939, abitò sempre a Palagano dedicandosi alla sua azienda agricola.

 

Pietro Bertogli, un grande del Comune,

Combattente della "prima" mondiale

Fu di forza morale non comune

A dispetto dell’handicap facciale;

Di gran cultura, di "bassezze" immune

Promotor della scuola senza eguale

Per la vita e l’esempio sua lezione

Fu, pria che a far di conto, educazione!

Bertogli Pietro (1898-1983). Nato a "Le Granare" di Boccassuolo da famiglia di pastori, vive fanciullezza ed adolescenza in quel paese. A 19 anni viene chiamato in guerra e gravemente ferito sull’Ortigara. Durante la permanenza all’ospedale militare completa gli studi magistrali e si diploma brillantamente. Per quarant’anni svolge attività di maestro elementare in Boccassuolo, educando e formando i ragazzi ben oltre le mere nozioni scientifiche. Da pensionato ha abitato diversi anni nel capoluogo, seguendo il figlio Nando che aveva lavoro e famiglia a Palagano.

Beppe Facchini, uomo eccezionale

Unico per ingegno ed inventiva

Nel primo dopoguerra fu "dorsale"

Per posti di lavoro e iniziativa;

Penso nessuna gli volesse male

Ma il fisco molto spesso l’accaniva.

Uomini come lui fanno un paese

Capace d’affrontare grandi imprese!

Facchini Giuseppe (1915-1985). Nato nella borgata di "Casina" a Palagano, frequenta le elementari con l’insegnante Suor Imelde Ranucci che ne apprezza l’inventiva e la fantasia. Chiamato alle armi, partecipa alle campagne di Grecia ed Albania. Nel 1949 costruisce la casa in piazza, di fianco al campanile, dando l’avvio ad un commercio dei generi più diversi: fieno, granoturco, vitelli, duroni, amarene, ecc.. Negli anni ’60 inizia l’attività di autotrasporti di argilla per la ceramica e terriccio per fiori. In questo periodo, avendo inventato l’attività dei "tutori" rivestiti di muschio, assume fino a 15 operai. Nel 1970 costruisce la nuova casa, sede della ditta, in zona "Casa Berti".