Luoghi e Paesi |
Schede monotematiche dedicate a singoli paesi, località o luoghi della Valle del Dragone e dintorni. Cliccare sull'immagine per accedere alla scheda.
Boccassuolo
"Eran mille fra tutti. E dopo loro venia una gente indomita e silvestra: San Pellegrino, e giù fino a Pianoro tutto il girar di quella parte alpestra, dove sparge il Dragone arena d'oro a sinistra, e 'l Panaro ha il fonte a destra, Redonelato e Pelago e la Pieve e Sant'Andrea che padre è della neve; Fiumalbo e Bocasol terre del vento..." (da A. Tassoni, "La secchia rapita") |
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Casola
Cerratello, Lavacchio, Pianezzo, Prada-Buffignano, Serradigmigni, Tola, Laverna |
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Costrignano
Il nome potrebbe derivare da Castricius o Casticius, nome proprio latino, forse di legionario romano cui fu concesso il dominio su quei terreni; oppure dalla voce medioevale castrucianus col significato di porciletto. Non esistono prove certe di un insediamento romano tranne alcuni frammenti rinvenuti in località Poggiolo che potrebbero essere ricondotti all'età romana... |
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Frassinoro
Secondo la tradizione il nome deriva da una antica immagine della Madonna che, di notte, appesa ad un frassino, irradiava luminosi raggi d'oro. Beatrice (madre di Matilde) fondò nel 1071 l'Abbazia di Frassinoro, complesso monastico benedettino che esercitò fino al XIV secolo il dominio su tutto il territorio a cavallo delle vallate del Dolo e del Dragone. Nella canonica è conservata la "colomba eucaristica" una pisside in rame dorato e martellato ed inciso della fine del XII secolo. |
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Lago Lago, Medola, Madonna del Calvario, Il Sasso, Tavernago, Naredola |
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Lama di Monchio
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Madonna
di Pietravolta
Le prime notizie riguardanti Pietravolta risalgono al 1222 come località attraversata dalla Via Bibulca e successivamente nel 1306 in un trattato tra Modena e Lucca. Nel '600 esisteva già una cappella dedicata alla Beata Vergine della Neve che costudiva un quadro ritenuto miracoloso. La chiesa attuale risale al XVIII secolo ed è stata oggetto di numerosi lavori di ristrutturazione. |
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Monchio
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Montefiorino
Il centro di Montefiorino è dominato dalla mole possente della rocca medioevale. Al medioevo risale anche la torre del Poggio mentre di epoca posteriore è la piccola cappella dell’oratorio degli Zerbini. Il territorio di Montefiorino faceva parte dei possedimenti che Beatrice di Lorena, madre di Matilde di Canossa, assegnò alla Abbazia di Frassinoro al momento della sua fondazione (1071). Durante la seconda guerra mondiale, questi luoghi furono teatro di una intensa attività partigiana che culminò, nel 1944, nella creazione della prima Repubblica Partigiana d’Italia. Montefiorino è stato insignito della medaglia d’oro al valore militare. All’interno della splendida rocca medioevale, è stato allestito un museo dove sono state raccolte testimonianze della Repubblica. |
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Montemolino
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Palagano
"Palagano si chiama il bel paese, patria di geni e di cervelli fini..." (Tanino Nizzi, Palaganeide, canto I) |
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Rubbiano - Pieve
romanica Uno dei più rappresentativi esempi di romanico della provincia sia per la valenza architettonica e storica dell'edificio, sia per lo stato di conservazione. La Pieve sembra sia stata fondata verso l'VIII secolo. Fungeva anche da ospizio per i viandanti grazie alla sua ubicazione nei pressi della via Bibulca. L'attuale aspetto risale ad una ricostruzione dell'XI-XII secolo. All'interno colonne con capitelli neocorinzi. All'ingresso è posta una acquasantiera scolpita che si ritiene risalente al XII secolo. |
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Prati
di San Geminiano
Formano un'area pianeggiante a ridosso del crinale appenninico frequentata già in epoca antichissima come testimonia il ritrovamento di una punta di freccia in selce probabilmente risalente al neolitico. Nell'XI secolo qui sorgeva un ospizio per i viandanti che percorrevano la via Bibulca citato per la prima volta nel 1105 e di cui oggi nulla rimane. L'oratorio risale al 1632 ed è stato ricostruito nel '900. |
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San
Pellegrino in Alpe
Trovandosi prossimo al valico S. Pellegrino in Alpe rappresentava il luogo privilegiato per la sosta di pellegrini e viandanti. L'ospizio è documentato a partire dal 1110 ma la tradizione lo vuole fondato nel VII secolo da S. Pellegrino stesso. Fu ampliato nel XIII secolo e ricostruito nel 1462. Accanto sorge il santuario dei Santi Pellegrino e Bianco che accoglie un tempietto con i corpi imbalsamati. La chiesa è stata ricostruita più volte nel corso dei secoli ma presenta ancora alcuni elementi di architettura e scultura di epoca medioevale. |
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Savoniero
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Susano | ||
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Vitriola La chiesa di S. Andrea fondata attorno al XII secolo è un esempio di arte romanica. A Vitriola si possono ancora ammirare esempi di Case-forti, forme architettoniche tipiche del XIII secolo e case-torri (sec. XIV e XV). |
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